Mi trovo nel bel mezzo di un lungo weekend di turismo, in occasione della visita del mio fratellozzo dall'Italia. E' buffo come si guadagni una prospettiva completamente diversa quando si vive la città con il solo obiettivo di divertirsi. A quanto pare nemmeno organizzare giornate a zonzo per Londra mi risparmia dallo stress: bisogna pensare agli spostamenti più efficienti, alle visite negli orari migliori per evitare le folle (pazzesco quanta gente scelga Londra in agosto, specialmente italiani) e a incrociare i proprio movimenti per farli coincidere con gli eventi più interessanti. Ma il lato positivo di tutto questo è che si presentano innumerevoli occasioni di fare cose interessanti per le quali normalmente non avrei mai tempo.
La giornata di ieri, penalizzata da una pioggerellina inclemente, ci ha visti bighellonare per il British Museum, scansando i turisti impazziti per dare uno sguardo a una selezione limitata di tesori imperdibili; un giro nella mia adorata, preziosa, raffinata Bloomsbury con le sue mille piazze verdi, e poi giù verso sud; l'immancabile passeggiata sul South Bank da Waterloo a London Bridge con sosta finale alla Tate per assaggiare un quarto della collezione stabile (Energy & Process, Burri, Fontana, Manzoni etc., sorpresa e meraviglia).
In assenza di un degno luogo per celebrare il rituale dell'aperitivo, che a quell'ora ci sarebbe stato in pieno, ci siamo addentrati nel cuore del South East per finire in un simpatico localino a tema scolastico (Old Schoolyard, Borough): happy hour di cocktail decenti, atmosfera originale, anche se va provato di nuovo a orario più tardo quando forse si riempie di più.
E ora si parte con un'altra giornata...
venerdì 5 agosto 2011
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