mercoledì 30 novembre 2011

Status: Pending

A quanto pare non basta contare intensamente su qualcosa per farlo succedere. Bisogna considerare anche tutta una serie di contingenze esterne, situazioni, occasioni, stagioni, maree, e non so cos'altro. Senza trascurare le insidie più temibili, quelle che vengono dall'interno: gli scivoloni, i momenti di sconforto, le giornate storte in cui l'unica consolazione sembra venire dalla maliziosa tentazione di dichiarare una sconfitta, anche solo temporanea. È complicato, perché si rischia pure di perdere la bussola: starò facendo abbastanza? Forse sbaglio metodo? C'è qualcosa che sto trascurando? La risposta definitiva e digeribile non l'ha in mano nessuno, purtroppo, anche se scorci di pareri raccolti qua e là forniscono materiale prezioso agli inevitabili rimuginamenti.
Eppure, anche se scarseggiano, non si può dire che i momenti di gloria siano del tutto assenti da questi mesi di confusa transizione. L'ultimo capitolo nella mia storia accademica è stato archiviato con un risultato inaspettatamente convincente, che ha addirittura prodotto un fugace "ma se tornassi sui libri?" (subito zittito dalla pila di bollette sulla scrivania). I dovuti festeggiamenti saranno allegramente accodati alle liete festività che riempiranno il mio imminente soggiorno in patria.
A essere sincera speravo di poter arrivare al traguardo dell'anno nuovo con dei piani un po' più definiti, su diversi livelli. Ma continuo a credere di aver fatto, se non proprio tutto, parecchio di quello che era in mio potere per sbrogliare le matasse. E poi ci sono i movimenti imprevedibili di particelle disordinate per cui mi rifiuto di addossarmi responsabilità e preferisco concordare con le mie muse che ci vedono solo "un'inspiegabile sequenza di fenomeni atipici" (per dirla in maniera educata). Bisogna solo evitare di fantasticare troppo su codeste particelle che decidono finalmente di percorrere strade sensate. Mentre quelle si perdono in girovagamenti su scala mondiale, io mi rimetto volentieri alla guida.

(E qui parte Nightcall dalla colonna sonora di Driver, applausi!)