venerdì 10 febbraio 2012

Reload

Degni sviluppi della situazione rispetto all'ultimo post. Sospettavo che il 2012 avrebbe portato svolte consistenti, ma non immaginavo così rapide e concentrate. Dal punto di vista lavorativo mi trovo tra le mani un'opportunità che, sebbene temporanea, sembra impagabile in quanto a potenziale esperienza e accesso a un mondo difficilmente conoscibile altrimenti. Sono passata dall'ambiente idealista e un po' radicale del cinema indipendente di boutique a quello megalomane, generalista e roboante di un grande studio hollywoodiano. Passato lo shock del cambiamento, ci sarà solo da imparare dalle differenze (e inaspettate similitudini) delle dinamiche protagoniste di questi due modi di distribuire film. Nel frattempo già da ora mi godo i privilegi di un ambiente di lavoro eccellente, una continua esposizione ai film del momento, e il lusso di dichiararmi esausta dopo una settimana di lavoro 9to6. Ammetto che una considerevole parte di me si sta già esercitando a vedermi in questa posizione nel futuro. Esercizio utile, anche se forse pecco di troppa fretta?
In aggiunta, ho potuto felicemente confermare la mia ostinata convinzione che a (quasi) ogni partenza segue un ritorno e che nessun progetto dura all'infinito. Dopo qualche difficoltà iniziale a gestire un'inevitabile fibrillazione, devo dire che il rendez vous è stato sereno, equilibrato e molto piacevole, aprendo nuove speranze sulla possibilità di gestire questo rapporto in maniera meno faticosa e più appagante che in passato. Non smetto di credere che ci sono grandi potenzialità da esplorare, ma mi riservo di non forzare il ritmo di quest'esplorazione. Dopo tutto, sono diventata un'esperta nel lasciare che le cose facciano il loro corso.