giovedì 15 aprile 2010

oh, reckless abandon

Mi godo mattinate infrasettimanali di beata tranquillità, a leggere o prendere il sole, con una serenità che non capitava da un po'. Le jeux sont fait, non mi resta che attendere.
Ieri puntatina a Milano per il primo giorno di Fuorisalone. Quanto mi piace... Continuo a pensare che il connubio Statale-Interni funzioni alla grande: passeggiare per i cortili illuminati da funghetti fluo o strani veli bianchi in mezzo a centinaia di visitatori non è cosa da tutti i giorni. Riguardo al trafiletto del Corriere di ieri sulle proteste degli studenti: hanno ragione a dire che l'Università meriterebbe la stessa cura e attenzione durante il resto dell'anno, ma se a loro non frega nulla di design sono fattacci loro, continuino pure a viversi l'università come un take-away di corsi ed esami.

Detto questo: voglio la mini-Spa doccia+sauna+hammam di Jacuzzi. Me la merito!


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Sweet disposition
Never too soon
Oh reckless abandon,
Like no one's watching you

A moment, a love
A dream, a laugh
A kiss, a cry
Our rights, our wrongs

Just stay there
Cause I'll be comin' over
While our bloods still young
It's so young, it runs
Won't stop til it's over
Won't stop to surrender


(dovevo metterla da qualche parte, mi sta ossessionando)

sabato 10 aprile 2010

no time to think (of consequences)

Sono E S A U S T A.
Talmente stanca che non riesco nemmeno a dormire (sensazione odiosa). Ma contenta di essere sopravvissuta finora.
E nelle ultime ore ho scoperto di essere in grado di mascherare benissimo la mia antipatia per il 99% della popolazione sotto un'efficientissima faccina accondiscendente.
Può sempre tornare utile :)

giovedì 1 aprile 2010

Ad esempio

Ian McEwan, Chesil Beach. Le duplici speranze, il peso dei silenzi e delle incomprensioni.

Qui: un pomeriggio di pioggia incessante. Una porta socchiusa che cerco di far restare tale. Pensieri freschi da considerare con pazienza. Confidenze rubate, forse nuove, forse no.

Io faccio del mio meglio.