9 Ottobre 2011, censimento Istat. Mi trovo a dover rispondere a domande difficoltose: studente o lavoratore? Non più l'uno, non ancora l'altro. Luogo di dimora? In pratica non più qui, anche se quest'anagrafe mi reclama ancora. Abitudini dell'ultima settimana? Confuse, provvisorie, sicuramente non valide come esempio. E pensare che qualche mese fa sono stata censita - seppur in maniera più frettolosa e meno dettagliata - anche in suolo britannico. Avrò lasciato un'ingannevole doppia traccia adesso?
Non sono solo le statistiche a chiedermi di fare il punto della situazione. Una sosta in Italia di media lunghezza, tempo di fermarmi a respirare, salutare, raccontare, ritornare a vivere in famiglia. Senza la fretta di aggiornare tutti su tutto in pochi giorni e di ripartire avendo sistemato mille faccende. Stavolta mi concedo il tempo di oziare, quasi al limite di una piacevole noia. Senza la pressione delle aspettative di incontri troppo attesi/temuti. Solo chi c'è, chi vuole, chi aspetta. Dormo tantissimo, guardo la mamma mentre cucina, passo ore a parlare con la nonna, a guardare vecchie fotografie, a sistemare libri sugli scaffali. E' un ritorno alle radici, con un'attenzione speciale alle ragioni di sangue (doverosamente analizzato anche clinicamente, piccola sfida superata!). Mi prendo il mio tempo anche per rispondere alle curiosità riguardo ai miei progetti futuri. Vedrò, cercherò, sceglierò, proverò. Un passo per volta. Tutto sommato mi sento pienamente al passo con i miei coetanei, forse anche leggermente avvantaggiata dalla prospettiva internazionale. Estate difficile, ma l'idea di un inverno di nuovi inizi non mi spaventa. Sperando comunque di mantenere vive le belle scoperte degli ultimi mesi. Buoni propositi e uno sguardo compiaciuto verso i recenti traguardi: non mi manca proprio nulla.
lunedì 10 ottobre 2011
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