L'ho avvicinato con una raccolta di racconti, La ragazza con i capelli strani. Di solito non prediligo i racconti brevi: richiedono uno sforzo più intenso per entrare nelle storie che si aprono e abbandonare quelle che si chiudono. Ma qui la fatica è ripagata abbondantemente. Una scrittura nitida, graffiante, disarmante nella sua onestà. Difficilissima da descrivere (ma che senso avrebbe, poi?).
Poi scopro che è riconosciuto come un genio della nuova generazione di scrittori americani. Che il suo capolavoro ha 1400 pagine (e sarà presto nelle mie mani). E che si è suicidato due anni fa.
E' un peccato iniziare a conoscere un autore quando si sa la sua opera è già stata scritta interamente, definitivamente.
mercoledì 10 marzo 2010
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