L'indagine sulla sparizione di una paziente/detenuta da un istituto psichiatrico criminale è l'incarico ideale per Teddy Daniels (Leonardo Di Caprio). Un'occasione unica per mettere piede sui tetri scogli di Shutter Island e fare luce su una vicenda parecchio intricata, che si intreccia paurosamente con i fantasmi del passato dello stesso giovane detective. Affiancato dal solidale Chuck (Mark Ruffalo), Tedd deve ricorrere a tutta la sua testarda risoluzione per onorare la ricerca della verità, ostacolata da una violenta tempesta che minaccia i contatti con la terraferma e dalla sinistra omertà del personale sanitario, psichiatri e infermieri troppo gelosi dei loro segreti professionali per non suscitare sospetti. Scorsese si avventura in un territorio insolito, tracciando una linea narrativa sul filo del rasoio tra realtà e immaginazione. L'ambientazione in un microcosmo di follia, dove non ha più senso distinguere il normale dall'insolito, è resa ancora più inquietante da un crescendo di allucinazioni e incubi che traggono linfa dai traumi e dal precario stato di salute del protagonista, fino a giungere alla seconda parte del film, dove le coordinate di realtà implodono definitivamente. Un film magistralmente diretto e scenicamente impeccabile, la cui forza risiede anche nella credibilità delle interpretazioni. Se proprio vogliamo trovargli un difetto, il dosaggio dei momenti onirici risulta talvolta eccessivo nella prima metà del film, mentre è perfettamente giustificato man mano che ci si avvicina al finale destabilizzante. A fianco del discorso sottointeso sulla relatività di sanità e follia, il dipanarsi della trama apre rilevanti interrogativi morali ("Cosa sarebbe peggio, vivere da mostro o morire da uomo buono?") che istituiscono un parallelo tra i crimini nazisti e i rischi che questi vengano ripetuti in nome della ricerca scientifica. Ma Scorsese è ben lontano da propinarci una lezioncina, preferendo invece regalarci due ore e mezza di affascinante inquietudine.
(Contenta di non averlo visto a casa da sola...)
martedì 16 marzo 2010
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